Dopo di avere finito il pranzo ho cominciato a esplorare il traghetto. Al inizio sono andata alla prua e li ho trovato una porta aperta. Questa era quella della cabina di pilotaggio. Quando ho dato un' occhiata c' erano tanti marinai e mi hanno salutato e chiamato con un cenno della mano, sorridendo. Incredibile ma ho profittato questo occasione e gli ho domandato se potevo entrarci. Poiche' loro mi hanno risposto "Si'" sono entrata. Questo e' la prima esperienza di entrare nella cabina del traghetto in servizio. La signora che si mette la salvagente arancia lavorava come una sorvegliante.
Loro mi hanno chiamato "Mater, Master", scherzando. Mi amo questo
carattere nazionale, cioe' aperto e allegro.
Il colore del Messina stretto e' azzuro. Era piu' azzuro, gran blue del
mare del golfo di Tokyo.
Nel Messina stretto ci sono tante navi o traghetti quindi loro sono ritornati
subito dopo avere fatto foto con me.
Loro erano molto seri e gentili.
Quando gli ho detto che sarrei andata a Reggio di Carabria e da li' sarrei
tornata a Catania in aliscafo qualcuno mi ha detto che c' era la possibilita'
di nessuno servizio perche' quel giorno era domenica poi ha telefonato
per cercare l' orario del servizio per me.
Loro erano giusti. (Come mel' avevano detto non c' era nessuno servizio
quindi ho dovuto prendere l' aliscafo da Reggio di Carabria a Messina.)
Se non avessi potuto incontrarli no avrrei potuto tornare a Taormina dentro
quel giorno.
Erano molto gentili quindi mi piacciono gli italiani.
Alla riva opposta, si trova la citta' che si chiama Villa San Giovanni.
Li' dovevo aspettare il treno regionale per 2 ore perche' era domenica.
Ma la citta' era sporca e erano diffusi tante spazzature qua e la'.
In piu' non c'e' nessun da vedere neanche bar vicino alla stazione.
C'era solo un piccolo parco del divertimenti per i bambini e un ragazzo
mi ha chiamato se io volevo prendere un go-cart. Mamma mia!!
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