L'albergo dava sulla strada e inoltre al piano di sotto c'era una discoteca.
    Tutta la notte c'erano il rumore delle macchine e il gran baccano della discoteca,
    alla fine non c'è stato silenzio fino all'alba.

    Questo superava il mio limite di sopportazione. L'unica soluzione che ci restava è
    stata quella di annullare l'albergo e l'abbiamo annunziato alla padrona.
    Abbiamo concluso di pagare 100.000 lire per la cancellazione (dopo lei ci ha fatto
    uno sconto di 10.000).

    Dopo aver fatto le valigie, le abbiamo lasciate alla padrona e siamo andati all'ufficio
    turistico a cercare un albergo.
    Siamo andati a vedere l'albergo "Gritti", il più vicino tra quelli presentatici e,
    dopo aver controllato la camera, l'abbiamo presa.

    Abbiamo provato sollievo e ce ne siamo andati al Castello Sforzesco.
    In esso c'era una sala in cui erano in mostra molti strumenti antichi e in cui stavano
    registrando il suono del clavicembalo.

    Il bel timbro ci ha messi a nostro agio come se fossimo nel mondo medievale e
    ci ha fatto completamente dimenticare le faccende che si erano susseguite dal giorno
    prima.

    Da ultimo abbiamo visto "La Pietà Rondanini" di Michelangelo, un'opera incompleta
    di cui abbiamo ammirato la gran bellezza e la maestosità.

    Andati a prendere le valigie nel primo albergo, abbiamo fatto il check-in nel nuovo.
    Per pranzare siamo usciti, abbiamo cercato il ristorante che mia sorella ci aveva
    consigliato ma non siamo riusciti a trovarlo.

    Però proprio vicino ne abbiamo trovato uno dello stesso nome e vi saremmo entrati,
    ma sembrava caro!  Era molto improbabile che mia sorella e suo marito vi fossero
    entrati e inoltre non avremmo voluto mangiare mai più con l'inquietudine del giorno
    prima, così siamo andati in una pizzeria.

    Al ritorno abbiamo comprato della frutta, dei formaggi, un pacchetto di biscotti e
    l'acqua minarale a un supermercato e, aggiunte delle caldarroste, abbiamo cenato
    in camera nostra.