15 Novembre (venerdì) da Bergamo a Milano pioggia, dopo nuvoloso

Quel giorno ci è successo il maggior avvenimento di quel viaggio ma
ve ne parlerò un po' dopo.

Ci siamo svegliati con la campana di una chiesa accanto all'albergo.
Anche quel giorno pioveva.  Prima abbiamo visitato due posti in cui
non eravamo entrati il giorno prima,

S. Maria Maggiore (c'era la messa) e il museo Donizettiano (nell'intervallo
di mezzogiorno), nel quale un'impiegata ci ha detto: "Scrivete il vostro indirizzo
su quel quaderno e vi manderemo il programma annuale del teatro Donizetti",
ho rifiutato perché ho pensato che non avrei più visitato quella città ma
dopo me ne sono pentita molto perché un giorno vorrei ascoltare la musica al
teatro Donizetti.

Arrivati a Milano verso mezzogiorno ce ne siamo andati con il metro alla stazione
Garibaldi.  Da lí abbiamo camminato fino all'albergo guardando negozi in cui
abbiamo comprato alcuni souvenir e oggetti che ci erano piaciuti.

 Subito dopo il check-in siamo andati in fretta alla Scala.  Alla biglietteria non
abbiamo potuto ottenere i biglietti cancellati.  Intorno al teatro c'erano molti bagarini,
uno ci ha avvicinato dicendo che aveva un palco al terzo piano quasi centrale e
costava duecentomila lire per persona.

 "Uhm, un po' caruccio!  Potrebbe farci un po' di sconto?": gli ho detto ma lui non
era molto contento.  Pazienza!  Avevamo già posto il limite massimo al prezzo
perciò avremmo concluso ma purtroppo non avevamo lire sufficienti per pagare
ma solo alcuni biglietti di banca giapponesi.

Ripensando un po' gli abbiamo proposto di pagare in yen e lui ha calcolato
rapidamente e accettato per trentamila yen.  L'affare è stato concluso.
 E subito ritornati all'albergo ci siamo cambiati d'abito, in quel momento erano le sette.

 Abbiamo esclamato di non aver tempo per mangiare!  Ma mio marito si è ricordato
che c'erano negozi di "fast-food" davanti al Duomo e vi abbiamo mangiato dei tramezzini
in piedi.

Davanti alla Scala mentre eravamo imbarazzati di non sapere da dove entrare,
il bagarino è venuto da noi sorridendo e, datoci la mano e ci ha accompagnato
alla entrata principale di cui non si può dire che sia bella, neanche per complimento.

 Però l'interno del teatro era un mondo diverso, non c'era troppa pompa ma un'atmosfera
di grazia che mi è piaciuta molto.

 Nella sala c'erano tante maschere in marsina nera con galloni d'oro: una ci ha accompagnato
al nostro palco e ci ha consigliato di mettere le giacche al guardaroba che era sul lato opposto
del corridoio davanti ad ogni palco ed era costituito da una cameretta con due o tre sedie a
una parete.

Nel palco ci sono due sedie accanto al balconcino e due banchi a tre posti uno di fronte all'altro,
si può entrare in tutto in otto persone ma chi sta alla sedia può vedere bene il palcoscenico e
sentire anche bene, invece chi sta al banco non può vedere a meno che non stia in piedi.

 Quando vi siamo entrati non c'era nessuno perciò ci siamo seduti sulle sedie ma non sapevamo
se i posti fossero fissati.  Poco dopo sono venuti quattro tedeschi, mi pareva che avrebbero
voluto sedersi ai nostri posti e loro l'hanno chiesto a una maschera ma questa ha rifiutato:
ci risulta così che ci si può sedere per ordine d'arrivo.

Loro, i tedeschi, non sono tornati dopo l'intervallo, nel palco siamo rimasti solo noi due
così abbiamo potuto godere comodamente.  È inutile dire che è stato un ottimo concerto e
ce ne siamo tornati all'albergo contenti a piedi.

 

基本知識
paragone
 旅 行 記
diario di viaggio
映画でイタリア
film italiani
音楽でイタリア
la musica
美術でイタリア
le mie pitture
食でイタリア
sui cibi
イタリア留学記
studio in Italia
本でイタリア
dei libri